Orrore dietro le sbarre: carcerato satanista decapita e disseziona il compagno di cella

Orrore in un carcere statunitense.

Un recluso, Jaime Osuna, ha decapitato e dissezionato il corpo del suo compagno di cella Luis Romero con un grosso coltello.

Si tratta di una vicenda del 2019 avvenuta presso la Corcoran State Prison della California cui i tabloid britannici – ed in particolar modo il ‘Daily Star’ – hanno dato spazio quest’oggi, data la richiesta della famiglia della vittima di andare a processo contro il carcere.

Decapita il compagno di cella, le guardie non se ne accorgono

Jaime Osuna, di 31 anni, condivideva la cella con Luis Romero, di 44 anni, fino a quando ha deciso di ucciderlo con un coltello, l’8 marzo del 2019. La mattina seguente, quando le guardie stavano controllando i prigionieri durante la ronda di turno, non si sono accorti che Luis era ormai solo un cadavere (in condizioni frattanto discretamente precarie).

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Secondo due report giunti presso l’ufficio dell’ispettore generale, le guardie in servizio pesavano che tutti e due i reclusi fossero ancora vivi, sebbene uno dei due fosse stato decapitato, come riportato dal Los Angeles Time.

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Molto strano che le guardie non abbiano notato niente di sospetto di fronte a questo scenario raccapricciante.

Osuna avrebbe sfigurato Romero usando una lama da rasoio, tagliandogli un occhio, spezzandogli un dito e rimuovendo parte delle sue costole, tagliando una fetta di un suo polmone prima di decapitarlo completamente.

Ha infine messo il cadavere in posa, disegnandogli un sorriso osceno sul volto, in stile Joker.

Quando le guardie si sono finalmente accorte di quanto fosse successo, Osuna stava indossando una raccapricciante collana fatta di parti del corpo di Romero. 

Il processo contro la prigione

La famiglia di Romero ha quindi deciso di andare a processo contro il carcere, asserendo che il figlio non doveva stare nella stessa cella con una persona affetta palesemente di malattie mentali.

In effetti, quando Osuna è stato trasferito alla Salinas Valley State Prison per seguire il programma di recupero psichiatrico, gli sono state diagnosticate schizofrenia, personalità borderline e antisociale, più altri disturbi di personalità.

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