Razzismo e “torture psicologiche”: la storia della star dell’opera arrestata in aeroporto

Perquisita e “trattata come una criminale” all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi.

E’ la disavventura capitata alla cantante lirica sudafricana Pretty Yende, che ha rivelato al sito web Opera Wire di essere stata arrestata lunedì allo scalo francese.

La Yende giungeva da Milano per una rappresentazione de La Sonnambula di Vincenzo Bellini, in programma al Theatre des Champs-Elysees di Parigi.

Come riportato anche da RT, la cantante ha affermato di essere stata fermata dai funzionari doganali e costretta a trascorrere diverse ore in una cella di detenzione. Secondo quanto riferito dall’artista, i funzionari hanno insistito sul fatto che il documento di viaggio in suo possesso “non era accettato dalla Francia”.

LEGGI ANCHE => Legge “Montenegro” e pensa al razzismo. Ma il nome del Paese vuol dire solo “Montagna Nera”

“Avevo i documenti giusti ma mi hanno detto: ‘No, deve essere rimpatriata in Italia’”, racconta la cantante lirica.

Yende ha poi rivelato che gli agenti le hanno preso il cellulare e le hanno chiesto di togliersi le scarpe. “Sono rimasta scioccata”, le parole dell’artista, che ha anche aggiunto di essersi sentita “spogliata della mia dignità umana e del mio rispetto”.

“Mi hanno trattata come una criminale”: ma la polizia nega tutto

La cantante sudafricana ha raccontato l’accaduto anche tramite alcuni post su Instagram, accusando i funzionari dell’aeroporto di “oltraggiosa discriminazione razziale, tortura psicologica e commenti razzisti molto offensivi”.

“Mi hanno detto che mi avrebbero portato in un ‘hotel prigione’, mentre mi guardavano come se fossi una criminale”, ha scritto la cantante, aggiungendo di sentirsi “traumatizzata” dal trattamento. Ha affermato che la maggior parte dei funzionari si rifiutava di parlarle inglese e che aveva sentito gli agenti di polizia “parlare e ridere lungo il corridoio”.

LEGGI ANCHE => Gerry Scotti e Michelle Hunziker accusati di razzismo: la vicenda arriva fino agli USA

La direzione dell’aeroporto non ha commentato le accuse dell’artista. Una fonte della polizia francese ha detto all’AFP che la cantante era sbarcata con un passaporto sudafricano senza visto. La fonte ha negato che a Yende sia stato chiesto di togliersi i vestiti e ha aggiunto che “non si sono verificati incidenti”.

La fonte della polizia ha detto inoltre che la cantante è stata rilasciata un’ora e mezza dopo con un visto che le permetteva di entrare in Francia, aggiungendo che Pretty Yende è stata trattenuta per questioni che nulla avevano a che fare con il colore della sua pelle.

 

Impostazioni privacy