Seconda tragedia nautica in una settimana: 22enne muore travolto da un’imbarcazione di turisti

Un’altra tragedia che rimanda, inevitabilmente, a quanto successo a Garda. Nell’incidente perde la vita sul colpo uno studente 22enne. Feriti in modo lieve gli altri due, ma sono attualmente sotto choc

Un’altra tragedia si consuma nelle acque dolci italiane. Questa volta sul lago di Como, dove tre amici universitari comaschi, mentre si trovavano al largo su un motoscafo a prendere il sole, sono stati travolti da una imbarcazione con a bordo un gruppo di turisti belgi. 

Al vaglio degli inquirenti la dinamica dell’incidente, avvenuto verso le 16.30 circa nel lago dinanzi a Lenno.

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Morto uno dei giovani sul colpo

Nello scontro l’imbarcazione dei turisti avrebbe praticamente scavalcato l’imbarcazione degli studenti, danneggiandola interamente e uccidendo sul colpo uno dei tre ragazzi. La vittima è Luca Fusi, anni 22, di origini comasche (viveva a Guanzante con la famiglia), studente di Economia presso l’università Bocconi.

Vani i tentativi di soccorso per il 22enne, che è deceduto sul colpo molto probabilmente, si ipotizza per lo meno, per l’impatto con l’elica dell’imbarcazione che li ha travolti. Gli amici della vittima sono fortunatamente vivi, essendo stati solo toccati dal mezzo. Hanno riportato alcune ferite e delle leggere contusioni, ma la ferita più grave è stata quella psicologica: hanno infatti visto il loro amico morire senza poter fare nulla per poterlo salvare.

Inevitabile il rimando alla tragedia avvenuta sul Lago di Garda, dove una donna e un uomo hanno perso la vita sempre dopo essere stati travolti da un’imbarcazione con a bordo dei turisti tedeschi.

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I turisti belgi alloggiavano nella casa di uno dei giovani coinvolti nella tragedia

Totalmente illesi i turisti belgi, 11 per la precisione, fra i 20 e i 25 anni. Alla guida della loro imbarcazione vi era una 21enne che, non vedendo la barca dei tre giovani, l’avrebbe di conseguenza travolta. Le dinamiche precise, tuttavia, devono essere appurate attraverso una serie di indagini.

Sottoposta al test dell’etilometro è risultata negativa. I belgi si trovavano in Italia per trascorrere le vacanze a Lenno all’interno di un’abitazione che, quasi per una crudele beffa del destino, è di proprietà della famiglia di uno dei ragazzi a bordo dell’imbarcazione.

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Da quello che si apprende l’imbarcazione dei turisti non era affittata, in quanto questi ultimi erano soliti trascorrere le vacanze nella zona di Como e l’avevano acquistata essendo abituati a fare delle uscite sul lago. In zona, infatti, sono in molti a conoscerli. 

In corso le indagini per comprendere le dinamiche

Le prime forze dell’ordine ad intervenire sul luogo dell’incidente sono stati gli agenti della polizia locale di Tremezzina, coordinate dal comandante Massimo Castelli, il quale ha dichiarato:

“Mi sono trovato davanti a una situazione drammatica. Per il ragazzo ferito purtroppo non c’era nulla da fare, gli amici gridavano disperati ed erano feriti a loro volta. Mi sono preoccupato subito di attivare i soccorsi ma anche di fare in modo che l’altra imbarcazione e gli occupanti non si allontanassero. C’erano alcuni testimoni oculari che mi hanno dato qualche informazione, ma a loro volta erano in stato di choc per quello che avevano visto”. 

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Como Antonia Pavan, sono state affidate al Roan della Guardia di finanza, il reparto competente in materia di incidenti di questa natura. In loro supporto, però, sono giunti sul posto anche i carabinieri di Tremezzina e la polizia, oltre che i Vigili del Fuoco con i sommozzatori.

Le fiamme gialle hanno già provveduto al sequestro delle imbarcazioni e a raccogliere le testimonianze di due testimoni oculari che, come si diceva, erano fortemente provati dall’accaduto. Difficile, invece, ricostruire le dinamiche sulla base dei racconti degli amici della vittima, attualmente in stato di forte choc. 

Attualmente entrambi si trovano in ospedale per degli accertamenti.

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