La Cina minaccia “nuclearmente” il Giappone prima delle Olimpiadi: si teme la terza guerra mondiale

Quando mancano ormai solo tre giorni all’inizio delle Olimpiadi di Tokyo, il Giappone deve fare i conti con una minaccia molto seria.

Stavolta non si tratta della pandemia di Covid-19, che pure continua a preoccupare gli organizzatori dei Giochi Olimpici. Come riportato dal Daily Star Online, la Cina avrebbe minacciato di bombardare il Giappone in caso il Paese nipponico decidesse di interferire con l’invasione di Taiwan da parte di Pechino.

La Cina ha fatto sapere che lancerà bombe nucleari “fino a quando il Giappone non dichiarerà la resa incondizionata per la seconda volta”: lo riporta anche il Sun.

LEGGI ANCHE => Torna l’incubo del vaiolo, questa volta delle scimmie: primo decesso in Cina

Una minaccia che arriva dopo le dichiarazioni di Xi Jinping in occasione dei 100 anni del Partito Comunista Cinese. Il leader ha infatti promesso che l’isola separatista “si riunirà completamente” con Pechino.

Chiaramente, l’eventuale invasione cinese obbligherebbe gli Stati Uniti ad intervenire per difendere Taiwan, insieme agli alleati di Corea del Sud, Giappone e Australia, oltre alle forze NATO (tra cui l’Italia).

“Se il Giappone interverrà gli dichiareremo guerra”

La nuova minaccia al Giappone è arrivata tramite un video diffuso su un canale, presumibilmente approvato dal Partito comunista cinese, che avrebbe stretti legami con l’Esercito di liberazione popolare (PLA).

LEGGI ANCHE => Cina e talebani? Una possibile incredibile alleanza: la spiegazione degli esperti

“Useremo bombe nucleari continuamente – afferma la voce nel video – Lo faremo fino a quando il Giappone non dichiarerà la resa incondizionata per la seconda volta. Quando libereremo Taiwan, se il Giappone oserà intervenire con la forza – anche se schiera solo un soldato, un aereo o una nave – non solo risponderemo al fuoco, ma faremo anche una guerra su vasta scala contro il Giappone stesso”.

Secondo quanto riferito, la prima clip di cinque minuti è stata pubblicata domenica, mentre una seconda versione più lunga è stata pubblicata online il giorno dopo. Anche l’attivista per i diritti umani di origine cinese Jennifer Zeng ha ripubblicato il video su Twitter, sebbene alcuni utenti ne abbiano messo in dubbio l’autenticità.

 

Impostazioni privacy