L’incredibile storia del bimbo deforme: il padre lo voleva uccidere, adesso si cercano aiuti

Un uomo ha detto a sua moglie di voler uccidere il loro bambino perché “generato dal diavolo”. 

Bajeneza Liberata, che vive in Ruanda, sta cercando con tutte le sue forze di riprendere in mano la sua vita dopo essere stata abbandonata dal marito e dalla sua famiglia. La donna ha partorito in una città del paese dell’Africa centrale e ha trascorso diversi giorni bloccata dopo che il suo compagno se n’era andato.

LEGGI ANCHE => Si fa la pipì addosso in una libreria: bimbo di 8 anni rischia la pena di morte

In un’intervista rilasciata ad Afrimax English e successivamente ripresa anche dal Daily Star, la donna ha rivelato di aver dato alla luce molti altri bambini e di non aver mai avuto problemi.

Tuttavia, stavolta il suo piccolo è stato subito preso di mira dagli abitanti del villaggio per via di una patologia non ancora chiara. Ma la ferita più grande è arrivata dal padre del bimbo, che ha declinato ogni responsabilità sul neonato etichettandolo come “la progenie del diavolo”. Bajeneza ha stretto i denti per prendersi cura di se stessa e di suo figlio senza il supporto medico dell’ospedale.

Una raccolta fondi per consentire a Bajeneza di curare suo figlio

Da allora è stata creata una pagina sulla piattaforma GoFundMe per raccogliere fondi da inviare a Bajeneza e consentirle di curare suo figlio all’estero.

LEGGI ANCHE => Bimbo di 9 anni salva la vita al fratello neonato grazie a dei riflessi prontissimi: il video è virale

“Questo bambino è nato così, la gente lo chiama alieno per il suo aspetto, sua madre è stata abbandonata dal padre – si legge sulla raccolta fondi – Lotta con lui ogni giorno, ha lasciato gli altri suoi figli da soli in città per venire in questo villaggio e cercare quell’aiuto che non è riuscita a trovare”.

“Ora chiede aiuto per portare il bambino all’estero perché in questo Paese non è possibile. Si prega di effettuare donazioni per salvargli la vita”, conclude il messaggio.

 

Impostazioni privacy