“Vogliono i miei soldi, non possono derubarmi”: Gina Lollobrigida sceglie Ingroia come avvocato. Chi è?

La puntata di oggi di Domenica In sarà come sempre ricca di ospiti, che racconteranno diversi particolari della loro vita passata, presente e futura. 

Tra questi spicca il nome di Gina Lollobrigida, famosissima attrice italiana, oggi 94enne: l’intervista all’artista originaria di Subiaco aprirà la puntata odierna del programma condotto da Mara Venier.

Oltre a parlare della sua carriera e dei suoi amori, Gina Lollobrigida affronterà anche un argomento molto delicato, ovvero una vicenda giudiziaria che la vede protagonista: in collegamento con lo studio ci sarà anche il suo legale, l’avvocato Antonio Ingroia.

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Proprio una decina di giorni fa Ingroia e la Lollobrigida hanno annunciato questa partnership tramite un video: nel filmato, l’attrice racconta le sue disavventure familiari, con il legale che sottolinea come l’artista stia subendo “attacchi indecenti e criminali”.

Per farla breve, Gina Lollobrigida sostiene che qualcuno (in particolare suo figlio) abbia messo in discussione la sua capacità di gestione del patrimonio, ritenendola ormai poco lucida: “Esigo il mio legittimo diritto di invecchiare senza essere derubata – ha detto l’attrice – Sono invece molto lucida, andrò con Ingroia davanti ad ogni giudice per spiegare ciò che mi sta accadendo”.

Antonio Ingroia e il fallimento di Rivoluzione Civile

Ingroia, dal canto suo, si è detto onorato di poter difendere Gina Lollobrigida: “Questa vicenda merita giustizia”, ha aggiunto il legale.

Come ricordano di certo gli appassionati di politica, Antonio Ingroia – ex pubblico ministero anti-mafia a Palermo – fu anche il leader e candidato premier di Rivoluzione Civile, una lista elettorale di sinistra che si presentò alle elezioni politiche del 2013: all’interno le forze principali erano quelle dei Verdi, dell’Italia dei Valori, di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani.

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I risultati furono molto scadenti (2,2% alla Camera, 1,8% al Senato) e il progetto naufragò.

Ingroia lasciò la magistratura e proseguì la sua carriera come avvocato. Poco più di un anno fa è stato condannato con rito abbreviato a 1 anno e 10 mesi per avere incassato dei rimborsi a cui non aveva diritto.

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