Nuovi preoccupanti studi sulla sigaretta elettronica: emerge un nuovo “effetto collaterale”

Secondo le ultime ricerche pubblicate, i medici hanno scoperto che l’uso assiduo del tabacco è una delle possibili cause della disfunzione erettile.

L’incapacità di mantenere un’erezione sufficiente ad un rapporto sessuale è una condizione che, solitamente è osservata nell’età più avanzata, dai 65 anni in su. Si stimano circa 26 casi all’anno ogni 1.000 uomini, ed è una condizione che compromette la qualità della vita di chi ne soffre.

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Tra le cause condizioni patologiche e psicologiche come l’indice di massa corporea, colesterolo elevato, ipertensione, diabete, cattivo stato di salute mentale. Tra questi anche l’uso del tabacco, che previene la vasodilatazione limitando il flusso sanguigno.

Per limitare i danni del fumo sono comparse, dagli inizi degli anni 2000, le prime sigarette elettroniche, dispositivi che permettono di inalare vapore aromatizzato che può contenere quantità variabili di nicotina. Ciò riduce i danni da combustione del tabacco, e in alcuni paesi vengono utilizzate anche per smettere di fumare gradualmente.

Tuttavia ancora oggi gli effetti delle sigarette elettroniche sulla salute sono ancora abbastanza sconosciuti. L’AIRC riporta che “La sigaretta elettronica può essere utile per controllare la dipendenza da nicotina dei fumatori, perché permette di evitare il catrame e i molti gas tossici contenuti nel fumo di pipa, sigari e sigarette, esponendo a rischi più limitati. Ma diversi studi hanno trovato nel vapore prodotto da questo dispositivo la presenza di sostanze potenzialmente dannose e cancerogene“.

sigaretta elettronica - erezione

Gli studi confermano: “Lo svapo aumenta le probabilità di disfunzione erettile di 2,4 volte”

A studiare la correlazione tra uso della sigaretta elettronica e disfunzione erettile sono stati i ricercatori della Grossman School of Medicine della New York University. Secondo lo studio, la condizione di disfunzione può presentarsi indipendentemente dall’età, da malattie cardiovascolari pregresse o altri fattori di rischio, poiché porta dei cambiamenti alla vascolarizzazione del pene.

L’autore dello studio, Omar El Shahawy ha spiegato: “Dato che molte persone usano le sigarette elettroniche per ridurre i danni del fumo o per smettere di fumare dobbiamo indagare a fondo sulla relazione, già emersa in studi precedenti, tra lo svapo e la disfunzione erettile, e le potenziali implicazioni che questi dispositivi hanno per la salute degli uomini”.

La ricerca è stata condotta su 45.971 uomini di età superiore ai 18 anni, ed è emerso che il 20% di essi aveva sperimentato un certo livello di disfunzione erettile e che chi fumava la sigaretta elettronica aveva 2,4 volte più probabilità di soffrirne rispetto ai fumatori di normale tabacco.

Lo studio è stato condotto una seconda volta su 11.207 uomini in età compresa tra i 20 e i 65 anni, e anche qui chi usava lo svapo era 2,2 più suscettibile a questo disturbo. Si trattava inoltre di soggetti sani, con un indice di massa corporea normale e nessuna malattia cardiaca pregressa.

Il Dott. El-Shahawy ha spiegato che “per capire se l’utilizzo dello svapo è effettivamente meno dannoso per la salute del fumo tradizionale” è necessario “condurre ulteriori studi”.

“Le sigarette elettroniche non sono meno dannose delle sigarette tradizionali”: l’OMS aveva già avvertito nel 2019

Un’altra ricerca recente ha scoperto che lo svapo potrebbe avere effetti anche sul DNA, modificandolo lentamente e aumentando il rischio di sviluppare malattie, tra le quali il cancro. Lo studio è stato condotto dalla University of Southern California su 82 uomini divi in tre gruppi: vapers, fumatori di sigarette normali e non fumatori.

I vapers sono quelli più a rischio: il 12% dei geni colpiti si trova nei mitocondri, le parti cellulari che aiutano a mantenere efficacemente in funzione il sistema immunitario e quindi a prevenire lo sviluppo di patologie.

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L’autore dello studio è il Dott. Ahmad Besaratinia, che ha dichiarato: “I nostri dati indicano che lo svapo, proprio come il fumo, è associato alla disregolazione dei geni mitocondriali (il dna localizzato nei mitocondri) e all’interruzione dei processi molecolari coinvolti nell’immunità e nella risposta infiammatoria, che governano la salute rispetto allo stato di malattia”.

L’OMS aveva già dichiarato ciò che i recenti studi hanno confermato, ovvero cheLe sigarette elettroniche non sono meno dannose delle sigarette tradizionali. Non sono prive di rischi, e il loro impatto a lungo termine sulla salute e sulla mortalità è ancora sconosciuto. Esistono prove insufficienti per sostenere che l’uso di questi dispositivi possa aiutare le persone a smettere di usare il tabacco convenzionale”.

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