Morti bianche a Torino, la drammatica testimonianza: “Li ho visti precipitare con la Gru”

Le immagini immediatamente successive al crollo della gru a Torino lasciano davvero sgomenti. 

Si intravedono i corpi, si sentono le urla disperate. Roberto Peretto, 52 anni e Marco Pozzetti, 54 anni, sono morti sul colpo, mentre Filippo Falotico, 20 anni, è deceduto poco dopo il ricovero in ospedale.

I tre operai specializzati – indicati come “montatori” – sono stati trascinati giù da un’altezza di 40 metri. Stavano lavorando proprio da lì per completare le ultime fasi dell’assemblaggio della gru noleggiata dall’impresa Fiammengo di Torino. Il cantiere, che riguardava la ristrutturazione di un tetto condominiale di sette piani, era stato appena aperto ed era in fase di allestimento.

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Per cause ancora da chiarire il braccio dell’autogrù si è piegato ed è venuto giù assieme alla torre, schiantandosi su Via Genova, una strada della periferia sud di Torino solitamente molto trafficata e frequentata.

Nel disastro sono rimasti coinvolti anche un automobilista di 33 anni, Pierluigi Erre, salvo per miracolo, e una donna di 60 anni che stava facendo la spesa, colpita da alcuni calcinacci. Per il 33enne lesioni guaribili in 60 giorni, per la donna solo ferite lievi.

Oltre mille morti sul lavoro in Italia nel 2021: “Una strage infinita”

Ma è davvero un caso che il drammatico incidente non abbia causato un bilancio ancora più pesante. “Stranamente non c’era nessuno in coda quando è venuto giù tutto”, dice un inquilino che abita proprio sopra l’ufficio postale.

“Insolitamente era quasi deserta la via – aggiunge un vigile del fuoco – Quasi un miracolo che non ci fossero altre persone lì sotto”.

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Anche le testimonianze di chi ha assistito al terribile crollo sono da brividi. Come quella di Alberto, titolare di un bar che si trova proprio a due passi dal disastro: “Ho visto la gru che si inclinava e tre uomini che ceravano di restare aggrappati – racconta il barista – Li ho visti precipitare insieme alla gru che si è come piegata a metà. E non ho potuto fare nulla”.

I dati sui morti sul lavoro in Italia sono sempre più inaccettabili. Da gennaio a ottobre hanno perso la vita oltre mille persone, che si sono recate a lavoro e non sono più tornate a casa: una media di tre persone al giorno. Solo in Piemonte si sono registrate 40 morti bianche nell’ultimo anno, come ha ricordato il sindacato Fillea-Cgil, che parla di “strage infinita”.

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