Così tanta cocaina nella villa di Playboy che impazzivano anche i cani: ecco cosa un barboncino faceva per averla

Hugh Hefner aveva così tanta cocaina nella sua villa di Playboy da far entrare in dipendenza addirittura il barboncino di un suo amico.

Come riporta anche il Sun, l’abitudine alla droga del cane era ormai diventata così grave da costringerlo a stare rinchiuso durante le feste, dato che cercava di leccare il naso degli ospiti pur di racimolare della cocaina.

Il particolare è stato reso noto da Sondra Theodore, un’ex fidanzata del defunto magnate del sesso, in un nuovo documentario televisivo.

LEGGI ANCHE => Il dramma delle conigliette: il mondo di Playboy era tutt’altro che un mondo fatato

L’attrice e modella americana afferma che il barboncino è diventato dipendente dopo aver immerso il naso nelle “enormi fiale” di polvere bianca sparse per la famigerata proprietà di Los Angeles.

“C’erano droghe ovunque – spiega Sondra, che oggi ha 65 anni – John Dante era il migliore amico di Hef. Aveva un cane di nome Louis, un piccolo barboncino che si è rapidamente appassionato alla cocaina”.

Nella villa di Hefner la droga “era anche nel bagno”

Come racconta la Theodore, il cagnolino sentiva l’odore della droga dall’altra parte della stanza. “Doveva rinchiudere quel cane quando c’era gente in giro – rivela l’ex modella – Una notte una persona molto famosa è entrata in casa e il cane è saltato giù dal divano e ha cominciato a leccarle il naso”.

“Secondo quella persona era solo una manifestazione d’affetto, ma noi sapevamo perché il barboncino stava facendo così”, ha aggiunto Sondra.

LEGGI ANCHE => La modella di Playboy posa come Bernie Sanders. Il topless coperto (a fatica) dai guanti invernali

Nel documentario Secrets of Playboy, che prenderà il via negli Stati Uniti il prossimo 24 gennaio, l’ex assistente di Hugh Hefner conferma che la droga era molto diffusa in quell’ambiente.

Anche Lisa Loving Barrett, che ha lavorato per Hefner dal 1977 al 1989, ha spiegato come la cocaina fosse “un grosso problema”, tanto che in alcune feste la droga si trovava addirittura sotto il porta carta igienica di un bagno della casa.

Impostazioni privacy