Trovato morto in casa, se ne va una leggenda: tutto sull’artista amatissimo dai fan del grunge

Il mondo della musica è sconvolto dalla morte di Mark Lanegan, 57 anni, ex leader degli Screaming Trees. 

Il celebre artista è stato ritrovato senza vita martedì 22 febbraio nella sua casa di Killarney, in Irlanda. Le cause del decesso sono ancora da chiarire.

mark lanegan

La notizia della sua morte ha fatto rapidamente il giro del mondo e ha gettato nello sconforto tutti i suoi fan e più in generale gli appassionati di musica, in particolare i fan del grunge.

Mark Lanegan è stato uno degli esponenti principali di quel movimento partito da Seattle alla fine degli anni ’80 e capace di “invadere” ogni angolo del pianeta, anche grazie a band come Nirvana, Soundgarden, Pearl Jam e Alice in Chains.

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Lanegan, come accennato, rappresentava pienamente lo spirito del grunge, anche se la sua espressione musicale era senza dubbio più completa, maggiormente profonda e ispirata al blues. Un’icona, pienamente riconoscibile dalla sua voce ruvida, un vero marchio di fabbrica.

Con gli Screaming Trees, Mark Lanegan aveva già raggiunto una certa notorietà quando il grunge si impose definitivamente come genere del momento (nel 1991, ndr). Tuttavia, solo nel 1992 il gruppo di Lanegan toccò davvero le vette con Sweet Oblivion, il disco dove sono contenuti brani capolavoro come Nearly Lost You e More or Less.

Lo scorso anno fu colpito duramente dal Covid-19

Per farla breve, Lanegan era davvero riconosciuto da tutti come un pioniere e un artista di livello assoluto: basti pensare ai tantissimi tributi riservatigli in questi giorni da giganti della musica come Iggy Pop e Slash, ma anche personaggi famosi e attori.

Per un breve periodo Mark Lanegan collaborò anche con i Queens of the Stone Age, intraprendendo anche una carriera da solista con Bubblegum del 2004 come massima perla.

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Mark Lanegan, che lascia la moglie Shelley, aveva pubblicato nel 2020 il suo ultimo disco, Straight Songs of Sorrow. 

Lanegan lo scorso anno aveva dovuto fare i conti anche con una forma aggressiva di Covid-19, che lui stesso aveva definito “terribile”, tanto da “entrare e uscire dal coma” e diventare temporaneamente sordo.

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