Massacro in carcere, emergono immagini tremende dopo la protesta dei detenuti

Sono davvero terribili le immagini emerse sul web in merito alle violenze messe a segno da decine di agenti della polizia penitenziaria all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere. 

In seguito alla rivolta dei detenuti, avvenuta il 6 aprile 2020, la reazione degli agenti della polizia penitenziaria è stata pesantissima, con pestaggi e torture che si vedono chiaramente nel video pubblicato in esclusiva dal quotidiano “Domani”.

La Procura locale ha fatto partire un’inchiesta che ha portato all’esecuzione di 52 misure cautelari nei confronti di altrettanti agenti.

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Come riporta proprio Domani, in uno dei filmati si può facilmente vedere come i detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere vengano presi a schiaffi e a testate con il casco. Inoltre, gli agenti infieriscono sui detenuti con il manganello, colpendo senza pietà alle gambe e alla schiena.

Pestaggio in carcere, Salvini solidale con gli agenti 

L’inchiesta è partita anche grazie alle dichiarazioni di Vincenzo Cacace, ex detenuto paralitico del carcere degli orrori, oggi libero per fine pena. Cacace ha raccontato a Fanpage di aver subito un pestaggio nonostante si trovi sulla sedia a rotelle. “Mi hanno colpito in faccia, in fronte, dietro alla schiena, mi sono abbassato e martellavano – racconta l’ex detenuto – Per me non erano esseri umani, erano demoni”.

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Il video ha scatenato il dibattito anche nel mondo politico. Il Partito Democratico e Italia Viva chiedono che la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, riferisca in Aula sull’accaduto. Articolo 1 parla di “ferita per la democrazia” e di immagini “inaccettabili e indegne per un Paese civile”.

Esprime invece solidarietà agli agenti il segretario della Lega, Matteo Salvini: “Chi sbaglia paga, soprattutto se indossa una divisa, ma non si possono coinvolgere tutti gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria”.

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