Assassini fanno irruzione in casa e uccidono il Presidente: Jovenel Moise è morto

Il presidente haitiano Jovenel Moise è stato assassinato di fronte a sua moglie. 

Stando a quanto riportato dai media locali, un gruppo di individui non identificati ha fatto irruzione nella residenza privata del presidente (nei sobborghi di Port-au-Prince, ndr), intorno all’una di notte.

Jovenel Moise è stato ucciso a colpi di arma da fuoco, come ha confermato il primo ministro ad interim Claude Joseph. Alcuni degli assalitori parlavano spagnolo.

Il 53enne è stato “ferito a morte” mentre sua moglie Martine sarebbe stata ferita da più spari. La First Lady haitiana è stata soccorsa e trasportata in ospedale.

“Tutte le misure sono prese per garantire la continuità dello Stato e proteggere la Nazione”, ha detto Claude Joseph.

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In molti hanno subito ricordato le parole pronunciate da Jovenel Moise lo scorso febbraio, quando il presidente aveva confermato che la polizia haitiana era riuscita a sventare un complotto per assassinarlo.

“C’è stato un attentato alla mia vita”, ha detto durante un discorso alla nazione. “Ringrazio il mio capo della sicurezza al palazzo. L’obiettivo di queste persone era quello di attentare alla mia vita. Quel piano è stato annullato”.

Il governo di Jovenel Moise era duramente contestato 

Il paese caraibico è stato interessato da una crisi politica negli ultimi mesi. Centinaia di persone hanno marciato per le strade di Port-au-Prince lo scorso febbraio chiedendo la fine dell’attuale governo.

Come ricorda il Mirror, la popolazione è stata a lungo segnata dalla povertà e dall’instabilità politica e ha lottato duramente per ricostruirsi materialmente e socialmente dopo il devastante terremoto del 2010.

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L’amministrazione Moise è stata accusata di scorrettezza finanziaria in merito alla decisione del presidente di ridurre i sussidi al carburante. Lo scorso anno il Presidente haitiano ha negato le accuse di corruzione e ha suggerito di trasformare il paese in una dittatura.

“Stiamo cercando di trovare una soluzione a questa crisi. Non sono il primo presidente a governare per decreto. E sono fiducioso che la risposta sia dietro l’angolo; poi la legislatura si metterà in campo per fare il suo ruolo”, aveva detto al Daily Telegraph.

 

 

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